lunedì 7 dicembre 2020

Bellezza e fascino nel calendario "Sensuality Cuvy", tra le modelle anche Barbara Braghin


C’è anche la giornalista e blogger Barbara Braghin (di Porto Viro) tra le 12 modelle del calendario “Sensuality Curvy” 2021 ideato dal fotografo Piero Beghi di Brescia. “Sensuality Curvy” è un calendario molto curato, tutto in bianco e nero per evocare grazia ed eleganza.


“E’ stata una bella esperienza partecipare al calendario – commenta Barbara -. E’ successo tutto per caso. Quest’estate sono stata invitata da una mia amica a Piacenza a partecipare ad una sfilata di modelle curvy. E in quell’occasione ho conosciuto il fotografo Piero Beghi noto come il “fotografo delle curvy”. Mi sono quindi iscritta al casting e ho partecipato alle selezioni che sono state fatte nel suo studio fotografico a Ghedi in provincia di Brescia. Dopo circa un mese ho saputo che avevo superato il casting. Il giorno degli scatti è stato bellissimo, il fotografo ci ha fatto sentire delle dive. Per me è stata una grande soddisfazione e il traguardo che mi ero prefissata prima di fare l’intervento di chirurgia bariatrica. L’ho sempre pensato che i sogni si realizzano”.


Il fotografo racconta che il casting è stato molto curato. “L’invito a partecipare è iniziato nei social. Devo dire che l’interesse suscitato è stato davvero notevole, se solo si considera che, alla fine, è stata coinvolta nell’iniziativa una cinquantina di modelle – afferma Beghi -. Dall’inizio di luglio sino al 9 agosto, complice la necessità di rispettare le distanze e i protocolli di sicurezza (obbligo che ha finito per dilatare i tempi del nostro progetto), abbiamo lavorato nel mio studio per una prima selezione che mi ha portato ad individuare venticinque modelle. Questa è la seconda edizione del calendario e come è accaduto per l’edizione 2020, anche quest’anno si sono presentate modelle provenienti veramente da tutta Italia, dal nord e dal sud. Lo spirito di questo lavoro è rivolto ancora a quelle donne che vengono ormai conosciute come curvy, donne che non devono sentirsi meno belle o mettere in dubbio la loro femminilità solo perché sono un po’ sovrappeso. Le curvy hanno il loro fascino e la loro sensualità e il calendario intende proprio dimostrarlo”. Piero Beghi spiega che, con le foto scattate per la realizzazione del calendario, vuole mostrare un n parametro di bellezza diverso rispetto alle classiche modelle. E una riflessione rivolta innanzitutto proprio alle stesse curvy.


“Sono donne che presentano qualche etto in più rispetto a certi parametri che vanno per la maggiore e, purtroppo, sono duri da cancellare. Questo calendario, invece, vuole sottolineare la bellezza e il fascino delle curvy – sottolinea -. Le donne che si sono prestate o, in alcuni casi, hanno espressamente chiesto di partecipare, innanzitutto, si sono divertite nel posare davanti alla macchina fotografica. Si sono messe in gioco con grande disponibilità ed entusiasmo ed hanno ricevuto una bella iniezione di autoconvinzione. “Sensuality Curvy” è un calendario molto curato, tutto in bianco e nero proprio per evocare grazia ed eleganza. Quest’anno, infatti, gli scatti che sono realizzati si prefiggono innanzitutto di far vedere il fascino e la sensualità delle curvy che, proprio per questo sono state ritratte in look sensuale. Non c’è però nulla di volgare, ma l’immagine proposta è sempre molto glamour e giustamente sexy, affascinante, ma senza mai andare oltre”.


Il calendario si può acquistare sul sito del fotografo al link: https://fotobeghi.it/web/negozio/




"Credete nei vostri sogni" lo dice Barbara Braghin nel suo racconto nell'antologia "Dillo a Curvy Pride"


C’è anche un racconto della giornalista e blogger Barbara Braghin nell’antologia intitolata “Dillo a Curvy Pride” edita da Giraldi Editore, dal 8 dicembre in tutte le librerie. Si intitola “Nulla è facile ma i sogni si avverano. Basta crederci”, è il racconto numero 13 a pagina 87. Barbara parla della sua esperienza con l’aumento di peso e del disagio provato quando qualcuno glielo faceva notare. “Molti mi chiedevano come mai ero così grassa e la domanda mi disturbava molto perchè solo io sapevo quello che avevo passato” questo un passaggio del racconto. Poi la scelta di sottoporsi ad un intervento di chirurgia bariatrica, e il desiderio espresso prima dell’operazione cioè di fare la modella curvy. “Oggi il mio sogno si è realizzato perchè finalmente faccio le sfilate come modella curvy – racconta Barbara Braghin -. E' vero ho 47 anni, ma, dopo le sfilate scrivo recensioni e commenti dove invito tutte le donne a credere sempre in se stesse. E ribadisco che non è mai troppo tardi per realizzare il proprio sogno”.


Body shaming, rivincita, violenza fisica e verbale, tradimenti, amore, ricerca dell’autostima e della felicità sono solo alcuni dei temi affrontati nel libro Dillo a Curvy Pride a cura di Antonella Simona D’Aulerio, i cui protagonisti sono i vincitori del contest letterario promosso dalla Giraldi Editore in collaborazione con l’Associazione Curvy Pride – Aps. La forza di Dillo a Curvy Pride è rappresentata dai suoi autori, persone normali che potrebbero essere un’amica, un vicino di casa o una sorella, che con coraggio e generosità hanno raccontato scorci della loro vita, episodi ed emozioni troppo spesso tenuti nascosti perfino allo sguardo delle persone più care. Liberarsi dai pregiudizi, lottare contro il bullismo, ribellarsi a stereotipi nocivi e pericolosi, credere nelle proprie potenzialità e iniziare ad amare incondizionatamente, partendo innanzitutto da se stessi, sono i valori dell’associazione Curvy Pride – Aps a cui la Giraldi Editore devolverà una parte del ricavato della vendita del libro.


L’idea di Dillo a Curvy Pride nasce con la pubblicazione del libro La mia resilienza in un corpo morbido di Marianna Lo Preiato (Presidentessa dell’Associazione), a cura di Marzia Di Sessa, sempre edito dalla Giraldi Editore. Marianna ha passato il testimone a 33 protagonisti “perché” ha pensato “se aprire il mio cuore e affrontare gli spettri del passato sta facendo così bene a me lo farà sicuramente anche agli altri”.


Come scrive Luca Ward (attore, doppiatore, direttore di doppiaggio) nella prefazione: “Raccontare e raccontarsi oggi è inteso anche come forma di terapia di guarigione e la potenza del racconto ci aiuta a comprendere che non siamo soli nelle nostre difficoltà ma tutti, anche le persone che a noi sembrano serene, felici o apparentemente arrivate, vivono o hanno vissuto i loro spazi d’ombra. Tanto prima capiremo che questo è assolutamente normale, tanto prima riusciremo ad uscire dal nostro guscio e a superare le nostre paure”. L’obiettivo dell’antologia è trasmettere un messaggio di speranza in un futuro migliore per le tante persone che avranno il coraggio di guardare in faccia le loro vite, capire quello che vogliono migliorare e muoversi per raggiungere tale obiettivo!