domenica 26 gennaio 2014

Vernissage di Massimo Bomba nei preziosi ambienti privati di Palazzo Tittoni



Oltre duecento ospiti all’originale vernissage ideato dallo stilista-astrologo Massimo Bomba, per festeggiare il nuovo anno all’insegna della moda e dell’arte. Ti i volti noti che sono accorsi all’elegante cocktail allestito nei preziosi ambienti privati di Palazzo Tittoni a Via Rasella ospiti del Duca Luigi Catemario di Quadri. Gustose entrée realizzate dalle Baronesse di Borgo, Cetty Lombardi Satriani, Grazia Maria Traini e Ornella D’Agostini: frittini di semola dolce, focacce rustiche con confetture, saccottini di verdura e formaggi e una ricca selezione di dolci al cioccolato.



Tante le signore che si sono divertite a fare la prova delle mantelle e della maglieria nella sala della musica. Tra loro le blasonate Irma Capece Minutolo Faruk, Ilaria Guerrini, la giornalista Didi Leoni, le attrici Francesca Benedetti e Manuela Kustermann, la vaticanista Giuseppina Traini, l'avvocato Carla Montani. Apprezzamenti per i disegni raffiguranti papesse e regine, in particolare onirici ritratti della regina Maria Antonietta, da parte dell’esperto di Araldica Emilio Petrini Mansi, il Barone Patrizio Imperato di Montecorvino, l’imprenditore Emilio Miele, il costumista Francesco Crivellini, il press agent Emilio Sturla Furnò , l’architetto Angelo Tartaglia, lo scultore Giulio Gorga. Brindisi nella sala verde tra specchi e una delicata collezione di porcellane, mentre lo stilista dispensava gli amici dei segreti dello Zodiaco.

BARBARA BRAGHIN

sabato 25 gennaio 2014

Presentato al ristorante L'Intrigo di Rovigo il libro "I primi 99 modi in cui sono stata corteggiata"




Finalmente sabato 18 gennaio Barbara Braghin, la stravagante scrittrice polesana ha presentato il suo libro a Rovigo. Ad aprire le porte a “I primi 99 modi in cui sono stata corteggiata” sono stati i gestori del ristorante L’intrigo che si trova in Viale Tre Martiri 157, Manuele Fabbris e Andrea Schiavon che hanno esposto in tutti gli angoli del ristorante la cartolina con l’annuncio dell’evento. All’ingresso il roll up bluette, con la copertina del libro e tanti flash per tutti. Hanno deliziato l’autrice con assaggini di piatti di pesce, come il risotto con scampi, zucca, calamaretti siciliani fritti e gocce di riduzione di aceto balsamico; gran catalana di crostacei; e risotto con i go’ (territoriali); delizie di dolci e buon vino. Ad accompagnare la Braghin e a fare una bella intervista, la titolare dell’agenzia viaggi Tetey’s Travel di Porto Viro, Alessandra Tiengo che, con molta semplicità, ha fatto delle domande chiave mettendo gli ospiti presenti in curiosità. Ora il ristorante L’Intrigo, ha in mente insieme a Barbara Braghin altre serate brillanti, ne vedrete delle belle!

LA REDAZIONE

mercoledì 22 gennaio 2014

I magici anni 80 nel film "Sapore di Te" di Enrico e Carlo Vanzina



E’ uscito Sapore di Te, il nuovo film dei Enrico e Carlo Vanzina, ambientato nei meravigliosi anni ottanti. Ed è bellissimo. A distanza di 30 anni dall'uscita di Sapore di mare, ambientato negli anni sessanta, i fratelli Vanzina sono ritornati a Forte dei Marmi per raccontare le estati della prima metà degli anni ottanta dove si intrecciano le vicende di vari protagonisti che rispecchiano la società di quegli anni. Ci sono la famiglia Proietti di Roma, formata dal commerciante e tifoso romanista Alberto, sua moglie Elena e la loro figlia Rossella, diciassettenne che fa innamorare Luca e Chicco, due compagni universitari. Il simpatico ministro socialista De Marco, napoletano in vacanza con la moglie, che perde la testa per Susy, salernitana in cerca di celebrità senza particolare talento ma che grazie al suo potere politico diventerà soubrette di Drive In. Anna, laureanda di Firenze, che si innamora di Armando, un ragazzo di provincia. Renato, il bagnino che fa innamorare le ragazze straniere. I genitori di Luca, appartenenti alla borghesia milanese, che ricordano con malinconia gli anni sessanta. Il 10 febbraio del 1983 Enrico e Carlo Vanzina firmavano Sapore di mare, una commedia sentimentale su un gruppo di amici in vacanza a Forte dei Marmi negli anni Sessanta. Avevano scelto quel titolo perché i diritti per Sapore di sale erano già stati acquistati da Neri Parenti e il titolo portò loro fortuna, il film incassò dieci miliardi di lire. Trent'anni dopo, il 9 gennaio in 400 copie, è uscito Sapore di te, ambientato all'inizio degli anni Ottanta, che riparte proprio da dove ci eravamo lasciati con il film precedente. Gli attori, tutti bravissimi sono: Serena Autieri, Nancy Brilli, Eugenio Franceschini, Matteo Leoni, Virginie Marsan, Maurizio Mattioli, Giorgio Pasotti, Katy Saunders, Martina Stella e Vincenzo Salemme. Complimenti a tutti, un cast strepitoso, come si sono riconfermati tra i numeri uno del cinema italiano e internazionale i fratelli Carlo e Enrico Vanzina. Fantastici! Invito tutti ad andare a vedere questo splendido film.

BARBARA BRAGHIN

mercoledì 1 gennaio 2014

Buon 2014 con un brillante flash mob per un ironico Burlesque dal PalaVigor di Taglio di Po




Per salutare l’anno che se ne va, tre ragazze, trasformate in tre performer comiche di Burlesque, hanno fatto un flash mob al PalaVigor di Taglio di Po, sulle note di una canzone di Christina Aguilera. Prima che iniziasse la lezione di Zumba, sono entrate loro, sfoggiando cappelli a cilindro, guanti, ventagli, reggicalze e corpetti mozzafiato, facendo così una bella sorpresa a tutti. Si tratta di Nadia Ruzzante alias Lady Chantal, Jenny Cacciatori alias Miss Silina e Barbara Braghin alias Lady B.B. he in questo periodo stà anche promuovendo il suo libro “I primi 99 modi in cui sono stata corteggiata”. Ed è stata proprio quest’ultima, dopo le sue esperienze a Lady Burlesque, e al The Wastes of Burlesque, con il quale è stata più volte a Pomeriggio Cinque da Barbara D’Urso, a proporre il Work Shop alla Palestra Asd Xenia di Taglio di Po. Con la preziosa collaborazione di Nadia Ruzzante, la Braghin ha realizzato quattro incontri, dove diverse ragazze, si sono trasformate in autentiche performer. Ora c’è chi di loro si diverte, a fare “show colorati e ammiccamenti” nelle occasioni speciali. Un nuovo work shop sarà riproposto a gennaio. Davvero entusiasmante e divertente!

LA REDAZIONE

Un cocktail a base pregiate selezioni di cioccolata e cantine laziali per il suggestivo vernissage dell’artista romano Roberto Bosco che ha inaugurato la personale dal titolo “Oltre Confine”


Un cocktail a base pregiate selezioni di cioccolata e cantine laziali per il suggestivo vernissage dell’artista romano Roberto Bosco che ha inaugurato la personale dal titolo “Oltre Confine” – aperta al pubblico dal 22 Dicembre 2013 al 26 Gennaio 2014 - presso il MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma L’esposizione, a cura di Tommaso Strinati, presenta, insieme a 6 lavori editi, una settantina di opere inedite, tra cui una ventina di trittici e altri lavori su tela di grandi dimensioni pensati appositamente per lo spazio del Museo, che fanno parte del progetto che porta il nome della mostra - “OLTRE CONFINE” - iniziato dall’artista nel 2012 con le applaudite esposizioni al Today Art Museum a Pechino e alla Georgia Berlin Galerie a Berlino.


“Lo scenario urbano e l’umanità che lo vive” – ha spiegato agli ospiti il curatore – “costituiscono il fil-rouge che lega le opere recenti di Roberto Bosco; è un rapporto difficile, tante volte battuto dall’arte, dal cinema, dalla poesia, dalla musica, dalla letteratura, ed è per questo che cimentarsi con esso è già una sfida in sé, un ripercorrere strade e temi che hanno segnato tanta parte dell’arte del Novecento. Non c’è retorica nelle opere di Bosco, né un citazionismo che sembrerebbe a esse sotteso. L’umanità che incede in città più o meno definite ricorda certo subito la forza del Quarto Stato di Pelizza da Volpedo, tanto impressionismo francese di fine Ottocento, ma anche tanto cinema neo realista degli anni Sessanta, da Rossellini a De Sica, e le figure sembrano allora confondersi nei tenui e pittorici chiaroscuri in bianco e nero dei maestri della grande fotografia italiana, da Carlo Di Palma a Peppino Rotunno. Bosco si concentra su una silente marea umana che non guarda mai negli occhi lo spettatore, sembra accettare uno stato di resa, di laconica indeterminatezza”. In occasione della mostra è stato pubblicato un catalogo edito dalla Casa Editrice Pandion, in cui sono contenuti , oltre alsaggio del curatore, testi critici di Paolo Levi, Claudio Strinati, Luca Misiano e Wang Duanting.


Il testo raccoglie inoltre un ricco apparato iconografico con immagini delle opere in mostra. Al vernissage hanno partecipato numerosi ospiti chiamati a raccolta da Emilio Sturla Furnò che hanno applaudito l’artista e hanno colto l’occasione per scambiarsi gli auguri per le prossime festività natalizi e hanno apprezzato anche la suggestiva performance di moda nei grandi spazi del padiglione del museo: tre indossatrici hanno interpretato le creazioni ispirate al tricolore del fashion desinger casertano Gianluca Mannara, le pellicce da sera di Roberto Cagnetta e i gioielli dal disegno antico in perle e pietre dure de “L’Imperatore di Capri”. Tra gli oltre trecento ospiti si potevano riconoscere il produttore dell’evento Anselmo Chizoniti, i principi Guglielmo Giovanelli Marconi e Alessio Ferrari Angelo-Comneno, il duca Luigi Catemario di Quadri, la baronessa Cetty Lombardi Satriani, il marchese Giuseppe Ferrajoli, i critici d’arte Francesca Barbi Marinetti e Claudio Strinati, gli onorevoli Sandra Cioffi Fedi, Piero Meloni e Antonio Paris, Linda Batista, Adriana Russo, Beppe Convertini,Anthony Peth, la psicoterapeuta Irene Bozzi, il costumista Francesco Crivellini, Conny Caracciolo, Stefania Giacomini, gli artisti Paola Romano e Giulio Gorga, il flower designer Giancarlo Mastinelli, gli editori Erika Gottardi e Massimiliano Piccinno, Sabina Cuccaro, gli imprenditori Emilio Miele,Giorgio Mazzone, Carlo Bugherini, la scrittrice Paola Aspri, le cantanti performer Emy Persiani e Alina Chelaru, il regista Alessio Rupalti. “La forza delle opere dell’artista” – ha affermato Tommaso Strinati – “è il senso empatico che esse comunicano, il portare lo spettatore a voler entrare di più nella scena, esattamente come in un film. Pittura e fotografia, intesa quest’ultima nel senso cinematografico, dialogano continuamente nelle opere recenti di Bosco, e ciò determina dei forti scarti cromatici e di luce che definiscono più o meno le figure nella scena e la percezione dello spazio che ne consegue”. La direzione e produzione artistica dell'evento è a cura della SHOW EVENTI di Roma e della Associazione Culturale "OLTRE CONFINE", i cui Art Director sono Leopoldo e Anselmo Chizoniti. Nel corso della mostra anche un angolo per l’arte del ri-uso con le creazioni di Ludovica Cirillo per By Ludo e uno spazio dedicato al sociale, con uno stand informativo delle attività di Telefono Azzurro.


Biografia
Roberto Bosco nasce a Roma l’8 Luglio 1951. Giovanissimo parte per Parigi e inizia, tra tante difficoltà, la sua attività artistica dividendo le sue giornate tra pittura e letteratura. E’ il 1968: la metropoli francese è l’epicentro della contestazione studentesca, simbolo di un periodo pieno di sollecitazioni culturali e politiche. Qui Roberto Bosco muove i suoi primi passi e trascorre le sue giornate immerso nello studio e nell’approfondimento delle diverse tecniche compositive. Tornato in Italia collabora, come autore radiofonico, con la RAI per la quale scrive, nell’arco di venti anni, decine di radiodrammi, curandone, talvolta, la regia. Negli anni Settanta i suoi quadri vengono esposti con successo a Londra e a Parigi, mentre alcuni mercanti li acquistano per proporli a diverse gallerie del mondo.Negli anni Ottanta e Novanta soggiorna diverse volte a Parigi trovando un punto di riferimento nella galleria Man Art che vende le sue opere soprattutto ad americani e giapponesi. Sebbene la pittura figurativa è messa in ombra dall’arte astratta e concettuale del periodo, Roberto Bosco continua la sua ricerca sul colore e sulle forme di ascendenza classica, rielaborando moduli espressivi e formali che raccontino la complessità umana e storica della fine del ventesimo secolo. L’incontro con Leopoldo Chizoniti produce una serie di occasioni espositive culminate nel progetto “OLTRE CONFINE“, che prevede tre mostre: alToday Art Museum di Pechino (2012), alla Georgia Berlin Galerie di Berlino (2013) e, prossimamente, al Brooklyn Museum di New York (2014).

BARBARA BRAGHIN