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domenica 9 febbraio 2014

Le Salon de la Mode – Il valore del Made in Italy



La strada di Fellini ritorna a pulsare in una gelida serata di gennaio, nel pieno della settimana romana dedicata alla Alta Moda, Altaroma 2014. Ispirato a quello nato nel ‘600 “Le Salon de la Mode – Il valore del Made in Italy” - progetto ideato da Gabriella Chiarappa inserito all’interno del Calendario Eventi Collaterali di Altaroma - è stato presentato a un pubblico di oltre trecento invitati nell’elegante salone affrescato da Guido Cadorin negli anni ’30 del Boscolo Palace Hotel di Via Veneto 70 a Roma. “Un provisional shopping studiato appositamente per raccontare la Moda e le sue suggestioni” – ha affermato l’ideatrice assieme dando il benvento assieme ai collaboratori del progetto Emilio Sturla Furnò, i rappresentati dell’Associazione Italiana di consulenti d’immagine “Immaginati” e delll’Università SSML - San Domenico International Campus. “Per più di quarant’anni” – hanno raccontato gli organizzatori – “Catherine De Vivonne, marchesa di Rambouillet, ritenendo la corte di Enrico IVsgradevole per via della rudezza dei costumi, decise di invitare nella sua stessa casa - l'Hôtel de Rambouillet, situato dove attualmente sorge ilPalais-Royal - il gran mondo. Ci si confrontava su Arte, Lettere, Storia in quel brillante salotto che esercitò una grande influenza sulla lingua e laletteratura francese del tempo e fu tra i pochi che diedero onore alle donne, diversamente dagli altri per lo più frequentati da uomini”. Da qui il format che vede protagonista lo stile unico e non convenzionale della grande italianità, valorizzando quella tradizione nazionale che viene intesa come patrimonio imprescindibile e come elemento di distinzione e di valore puro. La selezione dei marchi è il risultato di un'approfondita attività di ricerca delle tendenze del momento e di un'attenta analisi dei consumi svolta da un team esperto nello studio dei trend. Tale gruppo di ricerca - a cui hanno partecipato in questo prima occasione la giornalista esperta di moda Stefania Giacomini, il presidente dell’Unione delle Camere della Moda regionali Giuseppe Fata Presidente, lo stilista Claudio Ligato - provvederà, inoltre, ad esporre i dettagli promossi che raccontano un tema assai connesso con Altaroma, ovvero la Città Eterna e i colori della sua bandiera. Un lavoro prezioso ed attento nell’osservare il sistema fashion, imbevuto delle tinte della Capitale. Tra i brand partecipanti: l’alta sartoria maschile internazionale di Luca Litrico, le preziose creazioni di Riccardo Barsalona, gli accessori di lusso di Greta Roma accessori di lusso, la collezione “Fusion” di Orlo, la creatività ecosostenibile di ByLudo della designer del ri-uso Ludovica Cirillo, le borse di tendenza di Easy, la maglieria italiana Mela di Emanuela Melchiorre. Al progetto hanno dato un prezioso contributo: Maria Christina Rigano, Marco Scorza, Mauri Menga, Ernesto Biagetti, Gloria Giglietti, Elio Carlos Mendoza Garofani e Stefania Cogato. Tanti i volti noti che hanno apprezzato anche il raffinato cocktail organizzato dalla responsabile eventi dell’Hotel Eva Querenghi, accompagnato dal duo musicale “Marco e l’Ape” che ha eseguito successi internazionali dalle atmosfere swingate. Tra loro si potevano riconoscere: Luisa Corna,Isabel Russinova, Elisabetta Pellini, Alex Partexano, Adriana Russo, Maria Grazia Nazzari, Fanny Cadeo, Beppe Convertini, Pino Pellegrino, Roberta Beta, Anthony Peth, Elena Russo, Flavia Vento, Irene Bozzi, Elena Aceto di Capriglia con il marito chirurgo plasticoCamillo D’Antonio, gli odontoiatri Antonello Pavone e Sandra Cioffi Fedi del comitato di Telefono Azzurro che ha anticipato di alcune prossime iniziative dell’associazione nella Capitale, la critica d’arte Francesca Barbi Marinetti, i look maker Luca e Simone Bartorelli, Conny Caracciolo, l’astrologo Massimo Bomba, il Principe Guglielmo Giovanelli Marconi, il Duca Luigi Catemario di Quadri, il costumistaFrancesco Crivellini, Bianca Maria Lucibelli Caringi, Carla Montani, Daniela Jacorossi, Antonio ed Elisabetta Marini.

BARBARA BRAGHIN

venerdì 19 luglio 2013

Vittorio Camaiani Un viaggio onirico ed uno sguardo contemporaneo alle opere e agli elementi figurativi cari a Renè Magritte.





Per l'autunno inverno 2013/14 Vittorio Camaiani, con Atelier a San Benedetto del Tronto, noto ormai a livello nazionale con le proprie collezioni attraverso la formula-evento “Atelier per un giorno”, nata con l’intento di riavvicinare le sue clienti al mondo sartoriale, con la possibilità di scegliere stoffe, colori e modelli su misura, ha proposto negli eventi collaterali del Calendario di Altaroma, una collezione dall'ispirazione surrealista che rivela un viaggio onirico ed uno sguardo contemporaneo alle opere e agli elementi figurativi cari a Renè Magritte. Un surrealismo che non mira a snaturare l'abito ma che corre in tutta la collezione come nuvole che viaggiano veloci e gocce che scivolano ad ornamento. La goccia è il filo conduttore di questa collezione. La goccia è nei tagli che uniscono pinces e tasche negli abiti a trapezio, nelle scollature e tasche dei cappotti e nelle maniche delle camicie. Tocchi ed accenni di surrealismo si sposano con la linearità e la contemporaneità dei capi che contraddistinguono lo stile di Vittorio Camaiani, senza cadere in eccessi stilistici e comprometterne l'indossabilità. Le gocce si appoggiano su onirici strati di tulle e chiffon, scivolano su pantaloni e si ritrovano ricamate nella sera. I capispalla della stagione si muovono trasversalmente dal giorno alla sera. Primo tra questi uno dei capi emblema della collezione: il giaccone “Impero delle luci”, omaggio alla rinomata opera di Magritte; i cappotti e paltò militari ingentiliti con fondi a "gocce" e la nuova “cappa nuvola” che, di diverse lunghezze dalla vita al ginocchio e materiali dalla lana grezza al cachemire alla duchesse, corre versatilmente in ogni occasione. Ed ancora nuvole e gocce, quasi squarci di cielo magrittiano, per i capi di maglieria e per le stole che quasi diventano nuvole addosso. Gli abiti della collezione vengono proposti con filati e tagli a contrasto pensando al giorno fino a scivolare al cocktail: l’abito “goccia” dalla silhouette a trapezio, l’abito con “finale a nuvola” e l’abito “pioggia” di lana e chiffon. E mentre il pre-serata propone una tuta, capo caro all’atelier e rinnovato ad ogni stagione, declinata con una linea a nuvola sulla vita; la sera veste una donna di morbidi e plasmabili “abiti-coulisse” di seta e di un abito bustier con gonna intagliata a nuvola. Fedeli all'ispirazione i toni della stagione che si fondono da mattina a sera: i basici nero, panna, cammello e grigio incontrano brillanti tonalità arancio “zucca”, verde ottanio e rosso. Colori pieni e netti che delineano come il tratto di una matita i profili dei capi. Tra gli accessori scivola sotto la spalla la "bag goccia", la nuova proposta che da questo autunno/inverno affiancherà i modelli continuativi del “Bauletto” e della “Robin Hood Bag” declinata anche nei tre colori “accento” della collezione. Le calzature, realizzate da Lella Baldi per Vittorio Camaiani, sono proposte in una neutra tonalità di grigio e richiamano sinuose linee a goccia accostandosi armoniosamente al mood e ad ogni capo della stagione. La goccia nei toni del nero, del grigio chiaro ed di un accento di bianco ispira anche i bijoux realizzati da Cecilia Rosati per l’atelier Camaiani: gocce di plexiglass intagliate e delineate per collier e bracciali scultura e che si appoggiano a “tocco” sul capo e tra le acconciature. Vittorio Camani sceglie per chiudere e completare gli accessori i cappelli del cappellificio Jommi Demetrio e propone lineari bombette di ispirazione magrittiana e femminili calotte su cui si appoggiano come applicazioni aeree gocce di plexiglass.

BARBARA BRAGHIN
barbarabraghin@live.it

lunedì 8 luglio 2013

Talento e bellezza nella sfilata di Giada Curti






Apre Altaroma di Luglio 2013 la stilista Giada Curti con un'applauditissima presentazione a cui hanno presenziato centinaia di ospiti tra cui la presidente di Altaroma Silvia Venturini Fendi, la vicepresidente Valeria Mangani, l’Assessore di Roma Capitale Valentina Grippo – con delega al Turismo e alla Moda,l’On. Sandra Cioffi Fedi quale Consigliere di Telefono Azzurro – a cui la Maison Curti ha dedicato un particolare pensiero durante la sfilata - Stefano Dominella, Elisabetta Pellini, Sofia Bruscoli, Elisa Silvestrin, Roberta Giarrusso, Alessia Fabiani, Martina Pinto, Daniela Melchiorre, Vanessa Villafane, Janet De Nardis, Fanny Cadeo, Clayton Norcross, Beppe Convertini, Vittoria Schisano, Alessia Fabiani, Francesca Valtorta, Elena Russo, Vincenzo Bocciarelli, Alex Partexano, Guglielmo Giovanelli Marconi, Dani Del Secco D'Aragona, Lilian Ramos, l’avvocato della Tv Manuela Maccaroni, Emanuela Rossi, Elena Bonelli, l’ Ambasciatore Kyaw Bobohtut. Una danza tra tessuti e ricami a cui la stilista Giada Curti da il nome "Le Bandeau d’Amour” di Marie Antoinette – la fascia che tratteneva i boccoli dell’ultima Regina di Francia – facendo sfilare le sue preziose creazioni di alta moda Autunno/Inverno 2013/14 in occasione dell’apertura del Calendario Ufficiale di Altaroma presso The St. Regis Hotel - Via Vittorio Emanuele Orlando, 3 - Roma. Il bianco, il nero e il platino per toilette soirée in broccato, organza di seta e tulle impreziosite da sovrapposizioni di pizzi rebrodè e macramé. Fili di platino e paillettes cangianti si intrecciano su décolleté discreti. Le maniche sono aderenti sul braccio a tre quarti. Cinture ricamate da cristalli e perle cingono la vita come corone per gonne ampissime sorrette da crine che ondeggiano con grazia al minimo movimento. Otto le creazioni autunno/inverno in cui la stilista sottolinea lo stretto rapporto della Maison Curti con il mondo della Sposa. Così capricciosa, così elegante, così gentile. Quattro le spose firmate Giada Curti per la prossima stagione. Sono avvolte in soffici nuvole di tulle e pizzi in una profusione di passamaneria, balze, nastri e fiocchi. Sono le spose che dettano le regole del galateo della passerella della stilista; regole come dogmi che non possono essere trasgredite nel più piccolo particolare. “Il bianco e il nero si illuminano di luci platino” afferma la stilista prossima ad una importante operazione di partnership per la distribuzione a livello mondiale della nuova linea Giada Curti Bride. “Moda è connubio di passione e spiritualità, di mistica e di ironia. Ogni mio abito di questa collezione è dedicato ad un'importante figura femminile della Storia, della quale porta il nome: Caterina di Russia, Paolina Borghese, Evita Peron, Elisabetta d'Austria (Sissi), Isabella di Spagna, Soraya, Maria José e Maria Antonietta”. "Giada Curti rinnova la sua attenzione verso il sociale e dedica una delle sue creazioni a Telefono Azzurro”, così ha ringraziato l’ On. Sandra Cioffi Fedi, Consigliere di Amministrazione Telefono Azzurro. “L'obiettivo” – ha proseguito Cioffi Fedi – “è quello di sensibilizzare anche il mondo della Moda al rispetto e alla tutela dell'Infanzia e dell'Adolescenza. Il défilé ha aperto con una creazione che la Maison Curti ha voluto donare in favore di Telefono Azzurro in occasione dei ventisei di attività”. La Moda, quindi, racconta lo stile e l'eleganza, ma è anche un ottimo veicolo per divulgare messaggi legati al sociale. “In occasione della settimana di Altaroma” – chiosa la stilista – “desidero essere vicina a Telefono Azzurro per il grande lavoro che svolge a sostegno dei giovani. La più piccola della Famiglia Curti – Azzurra Maria – è la testimonial di un piccolo gesto della Maison per ricordare che giovani sono il nostro futuro e meritano attenzione e tutela”. Ph. Maria La Torre.

Barbara Braghin
barbarabraghin@live.it

domenica 7 luglio 2013

Stilista super chic Nino Lettieri





Gli ingredienti che hanno reso unica la sfilata di Alta Moda A/I 2013-14 di Nino Lettieri c’erano tutti: una splendida giornata d’estate, un’atmosfera insolitamente british grazie agli originali cappellini sfoggiati dalle ospiti e una testimonial d’eccezione, Agnes Gerry candidata a Miss Mondo, a cavallo che, per l’occasione, ha indossato una giacca Lettieri ispirata al gioco del polo. Grandi volumi per i soprabiti in alpaca, cashmere e astrakan. I tailleurs pantaloni palazzo in doppio petto dalla linea maschile, realizzati in collaborazione con il Maestro Luigi Dal Cuore, sono in morbido cashmere spigato grigio e di mikado rosso fiamma. L’abito con volants in soffice organza, quello in mikado rosso, ricamato da piccolissimi cristalli neri e quello in prezioso pizzo nero, ricordano le linee morbide ed eleganti che il grande maestro Paul Poiret introdusse agli inizi del ‘900, rivalutando la bellezza naturale del corpo femminile e liberandolo dalle costrizioni dei corsetti e dei busti. In piena sintonia con la collezione, la Sposa della Maison Lettieri dalle linee decisamente anni 30 ha sfilato in chiusura, valorizzata da grandi rose di velluto dévoré e lurex ricamate su georgette con candide piume di struzzo. Raffaele Squillace, make up artist e Francesca Beneduce, hair stylist, hanno creato per la donna Lettieri un look che ricorda l’arte fotografica di Helmut Newton, portando in passerella una donna sexy anche se androgina. Forte, dalla bellezza insolita e attenta al dettaglio come era solito fare il grande artista nelle sue foto d’arte. Le calzature, realizzate da Luigi Lovino, erano in raso di seta con zeppa. I gioielli, perle e diamanti, sono stati ideati e realizzati da Marianna Afeltra. L’evento moda ha riscosso grande successo grazie anche alla splendida cornice dell’X POLO FASHION DAY”, appuntamento organizzato da Patrizia Skaf, Direttrice della rivista X.Luxury.Excellence.Excess, promosso dall'Ambasciata del Brasile e con il patrocinio di Alta Roma. La giornata si è conclusa con un’amichevole competizione agonistica. Al galoppo si sono affrontati in un inedito incontro di Polo due squadre: quella brasiliana e quella italiana capitanata da Salvatore Ferragamo.

Barbara Braghin 
barbarabraghin@live.it

martedì 29 gennaio 2013

ALTAMODA ALTAROMA CON GIADA CURTI


“Niente al mondo è divino come il profumo delle rose di notte” affermava nei suoi versi il poeta francese Pierre Louÿs. Giada Curti ha colto rose dalle tinte pastello e le ha adagiate delicatamente sulla sua nuova Collezione Primavera/Estate 2013 – intitolata Poème Rose – presentata nella prima giornata di Altaromapresso l’elegante Atelier Curti di Rampa Mignanelli a Roma. Evento blindatissimo per presentare le toilette dalle tinte pastello del cipria, verde acqua, celeste polvere e rosa antico. E tante, tante rose che profumavano tra i capelli e petali di rose sulla lunga passarella che ha attraversato i candidi saloni dell’Atelier a due passi da Piazza di Spagna. Applausi alla couture sofisticata e romantica dedicata a una donna eterea che pare fluttuare in un immaginario giardino fiorito tra petali e versi poetici, con i capelli adorni di bouquet di rose. Pioggia di flash sulla collezione della stilista romana e sui molti volti noti che hanno accolto l’invito di Emilio Sturla Furnò e Raffaella Naddeo. Nelle prime file si potevano riconoscere la vice-presidente di Altaroma Valeria Mangani, Gloria Guida, Linda Batista, Gloria Bellicchi con Giampaolo Morelli, Elisabetta Pellini, Sofia Bruscoli con Marcelo Fuentes, Sandra Cioffi Fedi, Elena Aceto di Capriglia, Dani del Secco d’Aragona, Manuela Maccaroni, Irene Bozzi, l’Ambasciatore d’Austria Christian Berlakovitz, Livio Beshir e il marito della stilista Antonio Curti. Giada Curti ha usato organze di seta stampate, satin e chiffon impreziositi da sovrapposizioni di pizzi rebrodè e chantilly su macramé per costruire armonici volumi e sensuali trasparenze per creazioni dal taglio neoclassico. Decorazioni di perle a pioggia sui décolleté per illuminare il viso e braccia avvolte da maniche a guanto in un’alternanza di tulle e pizzo. Delicati fiocchi per il punto vita; leggere e ampie gonne a ruota per dare eleganza al portamento. Mise come frangranze delicate per esaltare la femminilità, poiché i tessuti degli abiti sono stati apprettati con essenza di rosa. Gran finale con la sposa in delicato taffettà imbevuto di rosa antico. Tulle e pizzi chantilly per creare trasparenze in un trionfo di romanticismo. “Donne come steli su cui poggiare petali” – ha raccontato agli ospiti Giada Curti – “Donne uscite da un dipinto di Elisabeth Vigèe - Le Brun; nobili e semplici, apparentemente fragili, ironiche e civettuole che scelgono colori delicati e fresche fantasie di cespugli di rose su sfondi bianchi e avorio. E l’abito diviene poesia”. Al termine del defilè un coloratissimo cocktail a base di macarons e marshmallows offerti da Ladurée .

BARBARA BRAGHIN